Amir Issaa - Vivo Per Questo - (Mio padre / Storytelling ep. 2) HD

Acquista il libro: http://bit.ly/2rYZtRo Vivo Per Questo, dal 1 Giugno in tutte le librerie edito da "Chiarelettere" (c) - All rights reserved - Tutti i diritti riservati Regia e montaggio: Phaim Bhuiyan Assistenti alla regia: Matteo Tranquilli, Leonardo Bureca Voce registrata da G Romano @ Gold 63 studio (RM) "Cos’era venuto a fare mio padre in Italia? Non l’ho mai saputo. Mamma ha sempre detto «per gli studi», ma non credo proprio sia vero. L’anno scorso, quando sono andato per la prima volta in Egitto, ho ascoltato le storie di chi se ne va e lascia la famiglia: interi affreschi di bugie. Chi parte dicendo che va a fare un certo lavoro, e poi non ci riesce, non telefona a casa per confessare che dorme per strada e vive di espedienti, che spaccia o si prostituisce. Racconta qualunque possibile menzogna, piuttosto. Forse per questo mio padre non voleva tornare. Chissà se è mai stato un commerciante al di qua della legalità, come mi piace pensare. Di certo, dopo aver cominciato a trafficare droga, e a maggior ragione dopo la galera, ad attraversare il Mediterraneo per mettere in scena un se stesso diverso non ci pensava neppure. Finché non lo abbiamo costretto. Ci abbiamo pensato Fatima e io, quando dopo la morte di nostra madre abbiamo visto che diventava più fragile, a prendergli il biglietto aereo per un’ultima visita nel suo paese. Odiavamo l’idea che potesse morire qui senza aver risentito l’odore, i sapori del posto in cui era nato. Non lo abbiamo accompagnato, volevamo che fosse il suo viaggio della memoria. Nel tempo ci sembrava di aver capito la natura strana, contrastata della sua nostalgia, il desiderio di tornare che faceva a botte con la vergogna. Era diventato un uomo forse troppo diverso da quello che aveva immaginato da ragazzino. E quando, partendo proprio dall’agenda che adesso mi porto in tasca, ha riallacciato un po’ di rapporti e ha preso quell’aereo per Il Cairo, nessuno gli ha fatto domande imbarazzanti. Perché erano morti tutti".