Una curva perfetta per lo specchio del James Webb Space Telescope HD
Ultimo tocco sull’acceleratore per il James Webb Space Telescope. Proprio in queste ore – è lunedì 24 gennaio 2022 – mentre gli mancano poco più di mille km per giungere a destinazione, dal centro di controllo è stato inviato il comando per la riaccensione dei propulsori, la terza e ultima lievissima spinta necessaria a inserire il telescopio correttamente in orbita attorno a L2, il punto lagrangiano secondo, là dove la forza centrifuga da una parte e l’attrazione gravitazionale della Terra e del Sole dall’altra sono in perfetto equilibrio, consentendo così a Jwst di spostarsi – con il minimo dispendio di energia – in modo sincrono con in nostro pianeta mentre compie la sua rivoluzione attorno al Sole. Il telescopio, in realtà, non rimarrà seduto immobile esattamente nel punto L2, ma gli orbiterà attorno: sia perché è paradossalmente più semplice che starsene fermo in un punto sia per non rimanere nel cono d’ombra della Terra, dove non potrebbe ricevere la luce necessaria ad alimentarsi tramite i pannelli solari. Nel frattempo, i 18 tasselli esagonali in berillio ricoperto d’oro che formano lo specchio primario da sei metri e mezzo di diametro sono stati spinti leggermente fuori dalla posizione di blocco – parliamo di 12 millimetri e mezzo, alla velocità di un millimetro al giorno – così da avere margine sufficiente per dare il via alla procedura di allineamento. È un po’ quello che facciamo con lo specchietto retrovisore dell’auto quando è da regolare, solo che nel caso di JWST gli specchi sono 18 e gli attuatori – ovvero i motori – sono sette per ciascuno. E non si limitano a muoverli, ma devono anche deformare con precisione estrema – parliamo di correzioni di appena 10 nanometri alla volta – vale a dire, un decimillesimo del diametro di un capello umano – la superficie di ciascun segmento, e questo nonostante siano esagoni in berillio, un materiale sei volte più rigido dell’acciaio. Un processo quanto mai complesso, che richiederà alcuni mesi: il tempo necessario per arrivare a raggiungere la curvatura perfetta: quella che consentirà ai diciotto esagoni del telescopio di funzionare come se fossero un unico grande specchio. Il più grande mai lanciato nello spazio. Servizio di Marco Malaspina Per approfondire: https://blogs.nasa.gov/webb/2022/01/19/webb-mirror-segment-deployments-complete/ --- MediaInaf Tv è il canale YouTube di Media Inaf (http://www.media.inaf.it/)
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