Se la terra trema - Testo e Regia di Maria Inversi con Mariné Galstyan HD
SE LA TERRA TREMA Testo allestimento e regia di Maria Inversi con Mariné Galstyan Assistente alla regia Elisa Leibelt Ricerca elementi scenografici: allievi dell’Accademia delle Belle Arti Prof. Quinto Fabriziani Produzione La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello Sponsor FIAS “Dio Tu non ci hai dato un cuore per odiarci l’un l’altro, né delle mani per sgozzarci a vicenda…” (Voltaire – Trattato sulla tolleranza) Se la terra trema, spettacolo scritto e diretto da Maria Inversi, la protagonista è la donna con la sua fragilità, ma soprattutto il suo coraggio e l’estrema forza di far fronte a qualsiasi avversità della vita. La scena si mostra tra detriti e silenzio, ma qual è la distruzione che ha preceduto ciò che appare tra luci e ombre? La protagonista, di cui non si conosce nome, provenienza e destinazione, è cieca e parla, oltre l’italiano, alcune lingue europee (francese, inglese, portoghese-spagnolo, tedesco), che hanno definito geografie e accadimenti. Di tanto in tanto la memoria cristallizza parole della lingua madre, così come alcuni passaggi canori di consolazione, per dar vita ad un poliglottismo simbolico, inteso come spazio temporale di fuga dalla realtà. Un testo emblematico della debolezza di ognuno di noi nell’assetto geo-politico-migratorio, le cui cause vanno cercate nelle guerre e nei terremoti provocati da disastri ecologici e ambientali in genere, e dalla mancanza di visione equa della distribuzione della ricchezza. Il personaggio è pertanto espressione della storia umana, sociale e universale che oggi ci interroga in modo incalzante, poiché la trasmigrazione è divenuta massicciamente femminile e dunque, rappresentativa, anche dei velocissimi mutamenti sociali. Uno spettacolo poetico e toccante in cui l’autrice vuole ricordare il ruolo tutt’altro che secondario, pur se diverso da quello degli uomini, che le donne hanno avuto durante le guerre, tutte le guerre, così come in ogni ricostruzione urbana dovuta a disastri di cui, purtroppo, la memoria tende a dimenticare e cancellare. Se la terra trema, prodotto da La Fabbrica dell’Attore del Teatro Vascello, nasce come percorso e atto politico intrapreso dall’autrice e regista Maria Inversi per consentire l’acquisizione del canto della lingua italiana all’attrice e danzatrice armena Marinè Galstyan, unica interprete dello spettacolo. Lei, forse, è la sola superstite di un terremoto, di una città abbattuta, di un aereo caduto, forse si è persa allontanandosi dal gruppo fuggitivo…ogni supposizione sarà valida. Un video a dirci che le città si sgretolano, mentre lei si narra tra passioni e tenerezza, tra danza e canto. Si assiste alla ricostruzione di un’identità femminile che rintraccia, nella memoria, accadimenti del contesto famigliare che la vide, pur nella povertà, felice. Un confronto diretto e sincero, sia con l’estraneo, sia con lo straniero che è dentro di noi e intuisce, che non vi è sud del mondo, se non nel modo con cui ognuno guarda l’altro/a e tutte le diversità,