Video uscita ARRESTATI, Conferenza stampa e interviste Operazione “Cattiva Strada” Esecuzione di Or
Video uscita ARRESTATI, Conferenza stampa e interviste Operazione “Cattiva Strada” Esecuzione di Ordinanza di misura cautelare nei confronti di 13 trafficanti di droga Nella giornata odierna, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria–Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore dott. Giovanni Bombardieri, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno dato esecuzione ad Ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria a carico di complessivi 13 soggetti (8 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I destinatari della misura sono: (custodia cautelare in carcere) 1. CACCIOLA Giuseppe, cl. 94; 2. CAMBARERI Agostino, cl. 73; 3. CAMELLITI Massimo, cl. 74; 4. FORTUNATO Saverio, cl. 93; 5. LAMONICA Salvatore, cl. 84; 6. MAMMOLITI Massimiliano, cl. 83; 7. MAZZITELLI Francesco, cl. 95; 8. SICARI Giovanni, cl. 86; (arresti domiciliari) 9. CONDELLO Vincenzo, cl. 91; 10. RANIERI Marianna, cl. 89; 11. BUBBA Salvatore, cl.73; 12. GIUNTA Natale, cl. 86; 13. SARACENO Rocco, cl. 80; L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Reggio Calabria e coordinata dal Procuratore aggiunto, dott. Calogero Gaetano Paci, e dal Sostituto procuratore, dott.ssa Adriana Sciglio, è stata avviata nell’estate del 2016 e ha consentito di delineare l’esistenza di un’organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti con a capo CAMBARERI Agostino - 46enne di Gioia Tauro - con la collaborazione dei suoi congiunti e di fidati collaboratori. Per l’intera durata delle investigazioni la consorteria criminale in questione si è dimostrata in grado di rifornire di sostanza stupefacente – marijuana e cocaina – importanti piazze di spaccio calabresi. All’interno del sodalizio ciascuno degli indagati risulta svolgere un compito ben definito; le comunicazioni tra di essi avvengono mediante l’utilizzo di un linguaggio criptico che mutua dal gergo automobilistico i termini allusivi per riferirsi ai loschi traffici ed ai quantitativi di stupefacente da smerciare (macchina, “tappezzeria”, gomme). Ad alcuni degli odierni indagati viene, in particolare, contestata l’ipotesi associativa, emergente non solo dalla ripetitività delle condotte, ma anche da altri aspetti caratterizzanti il consueto modus operandi dei fenomeni criminosi in questione: - la commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio della sostanza stupefacente secondo le modalità della vendita in parte in conto credito per favorire l’affiliazione stabile degli acquirenti; - il pieno controllo del mercato illecito clandestino di diversi tipi e qualità di stupefacente (marijuana e cocaina) mediante relazioni stabili e collaudate; - la gestione organizzata dei traffici: stupefacente tagliato e preparato in modo professionale, stoc